Stare male non è mai piacevole.
Quando mi capita si innescano una serie di emozioni che fatico a controllare. La paura, l’ansia, la solitudine, il desiderio di essere coccolata, ma non sono più una bambina e posso imparare a prendermi cura di me stessa.
Per tantissimo tempo la paura della malattia è stata uno scoglio duro da superare. Ci sono riuscita solo una decina di anni fa.
Quando sentivo un piccolo sintomo andavo nel panico e vi concentravo tutta la mia attenzione sottoponendomi a continui controlli e mettendo in standby la mia vita. Alla fine tutto si risolveva in un nulla di fatto, per fortuna, ma spesso non mi fidavo dei referti e dei medici, rimanevo con il mio dubbio e continuavo a cercare qualcosa che non c’era. Ma il vero problema era l’ansia che accompagnava le mie giornate, il pensiero fisso che non si spostava di un millimetro e mi faceva vivere in una continua agitazione.
L’ipocondria sicuramente mi serviva per spostare l’attenzione e non occuparmi di tutto il caos che avevo dentro: una grande cantina piena di oggetti e polvere. Avevo paura anche solo di aprire la porta, figuriamoci di iniziare a sistemare!
Oggi non è cambiata la capacità di ascoltare il mio corpo, sono tuttora una persona che sente subito quando qualcosa non va e lo ritengo un bene, quel che è cambiato è l’atteggiamento nei confronti dei sintomi che è diventato molto meno ossessivo. Lo devo al percorso di autoconoscenza intrapreso negli ultimi anni grazie al quale ho capito che molti dei miei sintomi trovano corrispondenza in qualcosa che dentro di me non voglio vedere o ascoltare, un messaggio dell’Anima che, stanca di urlare, trova un modo più “cattivo” di svegliarmi.
È stato importante iniziare a conoscermi perché è potuta iniziare quella che sorridendo chiamo la “Vita Vera”, una vita in cui posso vedere quel che mi accade e con consapevolezza cercare soluzioni, invece di restare inerme in balia degli eventi e delle emozioni. È un cammino lungo, forse tutta la vita, e le cadute sono continue e sempre dietro l’angolo, ma ho fiducia che man mano le ginocchia sbucciate saranno sempre di meno.
E voi? Che rapporto avete con i sintomi che vi invia il vostro Corpo/Anima? E con la conoscenza di voi stessi?
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